sabato 11 maggio 2013

Giulio Andreotti – Un uomo – La Storia




Giulio Andreotti è nato a Roma il 14 febbraio 1919 ed è morto il 6 maggio 2013 all’ età di 94 anni. Ultimo di tre figli,una sorella morta di meningite all’ età di 18 anni, orfano di padre all’ età di due anni, la madre, Rosa Falasca, era casalinga, il padre , Filippo Andreotti, era maestro elementare. Ha frequentato il ginnasio al “Visconti,” il liceo al “Tasso”con i figli di Benito Mussolini, poi si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza , dove si laureò a pieni voti. E’ stato un politico, scrittore e giornalista italiano. E’ stato uno dei principali  esponenti della Democrazia Italiana. Sposato dal 1945 con Livia Danese, moglie sempre al suo fianco ,mai interessata di politica, ma soprannominata la marescialla perché ha sempre messo ordine nella sua vita. E’ stato Senatore a vita dal 1991 fino ad oggi e durante la sua carriera politica ha ricoperto numerosi incarichi:
·         Sette volte Presidente del Consiglio
·         Otto volte Ministro della Difesa
·         Cinque volte Ministro degli Esteri
·         Tre volte Ministro delle Partecipazione Statali
·         Due volte Ministro delle Finanze, del Bilancio e dell’ Industria
·         Una volta Ministro del Tesoro, dell’Interno dei Beni Culturali e delle Politiche Comunitarie.
Dal 1945 in poi è sempre stato presente nelle assemblee legislative italiane è entrato in politica grazie a Alcide De Gasperi che lo coinvolse nella fondazione della Dc. Nel 1954 fu per la prima volta Ministro degli Interni con il governo Fanfani. Nel 1955 fu Ministro delle Finanze con il governo Antonio  Segni. Nel 1968 Ministro delle Finanze , Tesoro e Difesa. Nel 1972 Leone lo incaricò di formare il suo primo governo.
Nel 1993  La Procura di Palermo, gli recapitò un avviso di garanzia per concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso. Andrteotti rinunciò all’ immunità parlamentare e scelse come difensore una giovane donna siciliana “Giulia Bongiorno”. Prosciolto in primo grado, condannato in secondo, prosciolto definitivamente dalla Cassazione:
fu ritenuto responsabile di associazione a delinquere negli antecedenti il 1980, ma la sentenza stabili’ di non procedere essendo il reato prescritto, fu assolto dall’ accuas per insufficienza di prove. Il processo durò 11 anni, 268 udienze, ascoltati 362 testimoni e 37 pentiti. Gli furono attribuite alcune battute dette da lui nell’ arco della sua vita:
·         “Il potere logora chi non ce l’ ha”
·         “A pensar male si fa peccato ma si indovina”
·         La storia è una cosa seria. Io appartengo alla cronaca”
E’ stato l’ unico statista della Democrazia Cristiana , insieme a De Gasperi.

Relazione scritta da
Davide Pruonto
Gerardo Solazzo
Alessandro Pinto
Mattia Traficante

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