venerdì 22 marzo 2013

Luna la bambina della preistoria



Luna era una bambina della preistoria di tipo Sapiens, era molto simile a noi solo un po’ più bassa e aveva le arcate delle sopracciglia molto folte.
Era vestita con pelli di animali, il suo linguaggio non era fatto solo di segni ma anche di piccoli versi e parole.
Viveva in capanne fatte di zanne di mammut e di pelli di animali o in grosse grotte naturali scavate nelle montagne.
Insieme alla sua famiglia viveva in clan ed erano costretti a spostarsi periodicamente per seguire e cacciare la selvaggina.
Vivere in clan aveva dato la possibilità a Luna e la sua famiglia di unirsi ad altre, di avere così più possibilità di sopravvivere, di cacciare e catturare animali di grossa taglia come i mammut, i bisonti e gli orsi.
Per questo motivo Luna e i suoi simili erano diventati degli esperti cacciatori creando nuove tecniche di caccia come ad esempio:
-         le  grandi buche scavate nel terreno e poi coperte con rami e foglie per farvi cadere le prede che poi venivano uccise e catturate;
-         a volte spaventavano le loro prede lanciando forti urla, gli animali spaventati correvano così velocemente che non si accorgevano degli strapiombi rocciosi e ci precipitavano, così i cacciatori li potevano catturare;
-          altre volte venivano creati degli incendi delle boscaglie in modo da spingere le prede nelle paludi e farle impantanare nel fango dove facilmente venivano uccise;
-         Infine c’era la caccia dell’orso nelle caverne. Gli uomini preparavano tanti massi ammucchiati vicino la caverna dell’orso, poi accendevano un fuoco e costringevano i poveri animali a uscire dalla stessa e in quel momento venivano scagliate le grosse pietre che finivano per ucciderlo.
Luna amava cacciare e non voleva raccogliere, quando possibile, i frutti e le radici o preparare i vestiti e stare nelle capanne come le altre donne. Per la sua mamma e per il suo papà era una bambina un po’ strana.
Durante le battute di caccia si nascondeva in mezzo ai cespugli o dietro agli alberi o ai massi per osservare al meglio come si muovevano i grandi della tribù.
Un bel giorno Luna decise di andare anche lei alla battuta di caccia con gli uomini della tribù, prese con sé le sue armi che aveva preparato con tanta cura, ma questi ultimi non la vollero con loro. Luna decise di seguirli lo stesso e vide che i grandi iniziarono ad appiccare il fuoco alle boscaglie e gli animali presi dalla paura correvano verso le paludi e lì rimanevano intrappolati nel fango. Alla caccia quel giorno partecipò anche suo cugino Ako.
Durante l’incendio Ako si spaventò e stava correndo un brutto pericolo quando Luna accorse in suo aiuto per salvarlo. I grandi rimasti colpiti dal coraggio di Luna le chiesero come aveva fatto. Luna a quel punto confesso al suo papà che non era la prima volta che andava di nascosto con loro a caccia e li aveva osservati già tante volte e aveva guardato tutte le loro mosse. Gli uomini della tribù contenti che Ako si era salvato non si arrabbiarono con Luna, ma da quel giorno le permisero di partecipare alla caccia senza più nascondersi. Luna così fu la prima cacciatrice della storia dell’uomo.
                                                                  Aurora Cammarota III E

0 commenti:

Posta un commento