domenica 28 ottobre 2012

Monumenti di Rionero in Vulture


MONUMENTO AI CADUTI


In prossimità della Chiesa del S.S. Sacramento, precisamente in piazza della Vittoria, si trova il monumento  dedicato ai 180 rioneresi caduti della Prima guerra mondiale. E’ costituito da una scultura che rappresenta  due giovani soldati, uno nell’atto di lanciare la bomba che stringe nella mano, l’altro con la baionetta pronto ad andare all’ assalto. Dietro di loro s’innalza una colonna sulla cui sommità domina la statua di Minerva, simbolo della vittoria. Ai piedi  del monumento sono situati due leoni simbolo del coraggio, che spinse tanti giovani di Rionero a donare la vita per la Patria.

MONUMENTO AL CAP. MICHELE D'ANGELO


Nella piazza principale dI Rionero  in Vulture, intitolata a Giustino Fortunato, vi è un monumento in memoria del capitano d’Artiglieria Michele d’Angelo, medaglia d'oro al valore militare. 
 Nato a Rionero  il 30 agosto del 1868, nel 1888 venne ammesso all'Accademia militare di Modena e nel 1889 a quella di Torino. Nel 1892 fu nominato Sottotenente di Artiglieria, due anni dopo fu promosso Tenente e nel 1907 Capitano al comando della 12^ batteria del Primo Reggimento da Campagna.  Scoppiata la guerra Italo -Turca, il 26 gennaio del 1912, parte al comando della 15^ Batteria di rincalzo alle truppe che si trovavano a Derma. Distintosi in varie azioni militari, cadde nel corso della battaglia del 3 marzo. 
Questa la motivazione del conferimento della medaglia d'oro, incisa sul monumento, voluto e fatto erigere da G. Fortunato: “Esemplarmente intrepido diresse il fuoco a protezione di fanteria in avamposti respinse numerosi attacchi del nemico//giunto a brevissima distanza dai pezzi. Cadde eroicamente colpito a morte//in mezzo alla sua batteria”.

MONUMENTO AL GENERALE GIUSEPPE PENNELLA


Nella villa comunale, nei pressi della stazione, vi è un monumento dedicato alla memoria del gen. Giuseppe Pennella. Nato a Rionero l'8 agosto 1894 da Antonio e da Maddalena Plastino, Giuseppe Pennella a 13 anni viene mandato al Collegio Militare di Napoli e in seguito frequenta la Scuola Militare di Modena; nel 1914 compie delle ricognizioni sul S. Gottardo, sull'Appennino ligure e nel 1900 in Svizzera.
Scrittore, conferenziere, musicista, allo scoppio della della Prima Guerra Mondiale gli viene conferito prima il grado di Colonnello poi affidato l'incarico di Capo di Stato maggiore della IV Armata.
Dal 26 aprile al 24 maggio del 1917 dirige, come Comandante della 35.ma Divisione, un corpo di spedizione in Macedonia e nel marzo del 1918 viene designato da Armando Diaz per il Comando dell'VIII Armata del Montello distinguendosi nella battaglia del Solstizio.


MONUMENTO A MICHELE GRANATA


Nato a Rionero il 25 novembre 1748 da Ciriaco e Maddalena Lauria, recatosi giovanissimo a Napoli per gli studi, entrò nell’ Ordine de Carmelitani Scalzi col nome di padre Francesco Saverio. Nominato ne 1778 professore di filosofia e matematica nella Reale Accademia Militare di Napoli, si distinse come valente insegnante, desideroso di fare dei suoi discepoli uomini liberi . Nel 1787 è arrestato con l’accusa di giacobinismo. Partecipò ai moti del 1799 e fu commissario della Repubblica Partenopea. Alla caduta di questa, fu imprigionato ed impiccato a Napoli in Piazza Mercato il 12 dicembre 1799. A Rionero ne onorano la memoria una lapide apposta sul muro esterno della casa natale in Via Umberto 1°, l’intitolazione della scuola media e un busto marmoreo nei pressi della stazione ferroviaria, opera dell’ing. Giuseppe Catenacci.


L'OROLOGIO DELLA COSTA



L'Orologio della Costa è situato nell'omonimo quartiere. Fu costruito dalla Giunta Comunale nel 1888 per collocarvi il vecchio orologio. Venne situato in questa zona poichè grazie alla sua altitudine ed alla sua posizione tutti potessero conoscere l'ora.

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