venerdì 9 maggio 2014

Viaggio a Ninive


Giulio è un bambino  molto curioso. Un giorno scopre che suo zio, che è uno scienziato famoso, ha costruito una strana macchina che tiene nel garage. Giulio entra nella macchina e gioca con i suoi numerosi pulsanti. Non sa che quella è una macchina del tempo che lo trasporta in un’altra epoca. Quando scende dalla macchina si trova in un luogo mai visto in mezzo a della gente  vestita in modo strano, che lo osserva e gli parla in una lingua che non capisce . Alcune persone lo portano in un grande palazzo decorato da splendidi bassorilievi con scene di caccia e di guerra. Ad aspettarlo c’è un signore con la barba lunga e tanti gioielli seduto su di un alto trono. Quando Giulio viene portato davanti a lui, questo signore si alza e con gesti e parole dice di chiamarsi Assurbanipal. Giulio, ricordandosi di quello che aveva studiato a scuola, capisce che lo zio aveva costruito una macchina del tempo che lo aveva trasportato al tempo degli Assiri. Il re Assurbanipal è molto gentile con Giulio e gli fa visitare il palazzo reale. Giulio entra in una grandissima biblioteca, dove sono conservate tantissime tavolette di argilla. Il re gli mostra come si scrive su quelle tavolette. Giulio è  molto emozionato e si chiede se è un sogno. Con qualche pizzicotto si convince che è sveglio. Poi entrano nel tempio, dove ci sono delle enormi statue di divinità dall’aspetto terrificante. Quella che sembra più cattiva si chiama Assur. Fuori del palazzo c’è uno splendido giardino, pieno di alberi e fiori di tanti colori. Assurbanipal porta Giulio su una collina e di là gli mostra centinaia di persone che trasportano faticosamente dei massi grandissimi. Il bambino capisce che sono schiavi, e gli fa molta impressione. Poi il re lo invita a mangiare con lui a un ricchissimo banchetto, e davanti a loro c’é uno spettacolo di danze e giochi di prestigio.  Giulio mangia tanto, poi si addormenta. Dei gridi lo svegliano all’improvviso, e  si ritrova  nella macchina dello zio nel garage, con la mamma che gli dice che è ora di tornare a casa. Il bambino capisce che era tutto un sogno, anche i pizzicotti!
“E’ ora di studiare gli Assiri per la verifica di domani!”, dice la  mamma. Giulio risponde: “So tutto, mamma, come se avessi vissuto in quel tempo!”.



                                                                                                           Valerio Faruolo classe IV C

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