lunedì 15 febbraio 2010

Il vestito di Arlecchino


Una volta, in una scuola come la nostra, i bambini si stavano preparando per la festa di carnevale. Alcuni di loro ritagliavano mascherine, altri intrecciavano strisce di carta per fare i festoni, altri ancora realizzavano dei quadretti con i coriandoli.... Mentre preparavano tutte queste cose parlavano della festa e di che costume avrebbero indossato. Tutti avevano un costume. Ma c'era un bambino che se ne stava triste triste in un angolo, senza partecipare alla conversazione. Si chiamava Arlecchino e di solito era un bambino vivace e scherzoso, perciò una bambina, una sua compagna che gli voleva molto bene, notò che c'era qualcosa di strano e gli si avvicinò per sapere che cosa fosse successo. "Arlecchino, perché te ne stai qui tutto triste?", gli domandò, ma Arlecchino non rispose. "Noi stiamo parlando del vestito che ci metteremo alla festa di Carnevale, tu come pensi di travestirti?" insisté l'amica. Arlecchino le lanciò uno sguardo pieno di lacrime e finalmente mormorò con un filo di voce: "Io non posso travestirmi da niente, la mia mamma ha detto che siamo molto poveri e non ha i soldi per comprarmi un vestito".
La bambina si allontanò da Arlecchino e andò vicino agli altri compagni per raccontare loro cosa le aveva detto Arlecchino. Tutti rimasero molto colpiti dal fatto che il loro compagno non potesse comprarsi un costume di Carnevale, perciò decisero che ognuno di loro avrebbe portato da casa un pezzetto di stoffa avanzato dai loro vestiti di Carnevale e lo avrebbe dato ad Arlecchino. Il giorno dopo Arlecchino si ritrovò con tantissimi pezzi di stoffa tutti diversi: verdi, gialli, rossi, azzurri, lisci, vellutati, a righine... Appena tornò a casa portò tutti questi pezzi di stoffa alla mamma. Era molto difficile preparare un vestito di carnevale con quei pezzi di stoffa, perché erano tanto piccoli e ognuno di quei pezzetti non bastava nemmeno per fare una manica del vestito. Ma la mamma non si scoraggiò e lavorò tutta la notte per cucire insieme tutti quei piccoli pezzi di stoffa. Al mattino, quando Arlecchino si alzò dal suo lettino e andò in cucina per fare colazione, con sua grande sorpresa vide il vestito già pronto che pendeva dall'appendiabiti: era bellissimo, tutto colorato. Arlecchino abbracciò forte la mamma e andò a scuola con indosso il suo vestito. Quando entrò tutti rimasero a bocca aperta: era senza dubbio il vestito più bello, più colorato e originale. Era un vestito fatto dell'amore della mamma e dei suoi compagni.

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