Giulio è un
bambino molto curioso. Un giorno scopre
che suo zio, che è uno scienziato famoso, ha costruito una strana macchina che
tiene nel garage. Giulio entra nella macchina e gioca con i suoi numerosi
pulsanti. Non sa che quella è una macchina del tempo che lo trasporta in
un’altra epoca. Quando scende dalla macchina si trova in un luogo mai visto in
mezzo a della gente vestita in modo
strano, che lo osserva e gli parla in una lingua che non capisce . Alcune
persone lo portano in un grande palazzo decorato da splendidi bassorilievi con
scene di caccia e di guerra. Ad aspettarlo c’è un signore con la barba lunga e
tanti gioielli seduto su di un alto trono. Quando Giulio viene portato davanti
a lui, questo signore si alza e con gesti e parole dice di chiamarsi
Assurbanipal. Giulio, ricordandosi di quello che aveva studiato a scuola,
capisce che lo zio aveva costruito una macchina del tempo che lo aveva
trasportato al tempo degli Assiri. Il re Assurbanipal è molto gentile con Giulio
e gli fa visitare il palazzo reale. Giulio entra in una grandissima biblioteca,
dove sono conservate tantissime tavolette di argilla. Il re gli mostra come si
scrive su quelle tavolette. Giulio è molto emozionato e si chiede se è un sogno.
Con qualche pizzicotto si convince che è sveglio. Poi entrano nel tempio, dove
ci sono delle enormi statue di divinità dall’aspetto terrificante. Quella che
sembra più cattiva si chiama Assur. Fuori del palazzo c’è uno splendido
giardino, pieno di alberi e fiori di tanti colori. Assurbanipal porta Giulio su
una collina e di là gli mostra centinaia di persone che trasportano
faticosamente dei massi grandissimi. Il bambino capisce che sono schiavi, e gli
fa molta impressione. Poi il re lo invita a mangiare con lui a un ricchissimo
banchetto, e davanti a loro c’é uno spettacolo di danze e giochi di prestigio. Giulio mangia tanto, poi si addormenta. Dei
gridi lo svegliano all’improvviso, e si
ritrova nella macchina dello zio nel
garage, con la mamma che gli dice che è ora di tornare a casa. Il bambino
capisce che era tutto un sogno, anche i pizzicotti!
“E’ ora di
studiare gli Assiri per la verifica di domani!”, dice la mamma. Giulio risponde: “So tutto, mamma,
come se avessi vissuto in quel tempo!”.
Valerio
Faruolo classe IV C
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